La bellezza del parco di Pinocchio a Collodi

Beatrice del blog L’Agenda di Mamma Bea ci svela la bellezza del Parco di Pinocchio a Collodi, un luogo incantevole da visitare con i bambini. Voi ci siete mai stati?

Di recente ho pubblicato sulla pagina Facebook del mio blog un video relativo alle 12 cose da fare a Pistoia con i bambini. Tra queste non ho citato il magnifico Parco di Pinocchio. Il motivo per cui non l’ho fatto è che mi sono limitata a descrivere i posti della città, senza considerare la provincia (altrimenti l’elenco sarebbe stato ben più lungo).

Il Parco di Pinocchio, infatti, si trova nell’unico posto al mondo dove si sarebbe potuto trovare: a Collodi.

Collodi è una frazione del Comune di Pescia, in provincia di Pistoia, che dette i natali non al noto scrittore delle “Avventure di Pinocchio” bensì a sua madre. Carlo Lorenzini scelse lo psudonimo di Collodi proprio in omaggio alla sua cara mamma e del paese dove lui stesso trascorse l’infanzia.

Carlo Collodi iniziò a pubblicare le storie del burattino sul “Giornale dei bambini” nel lontano 1881 e inizialmente era una storia a puntate, che uscivano insieme ai numeri del giornale. Poi, dato l’enorme successo, Carlo Collodi decise di rendere questa storia un vero e proprio libro, divenuto poi il libro per bambini più letto al mondo. La raccolta originale di numeri del “Giornale dei bambini” contenenti la “Storia di un burattino” è conservata presso la Biblioteca Forteguerriana di Pistoia (che vanta di essere la prima biblioteca pubblica comunale di Europa).

Il Parco di Pinocchio è bellissimo perché è particolare, completamente diverso dagli altri parchi divertimento. E’ una via di mezzo tra parco giochi e museo. Infatti, alla sua realizzazione, parteciparono tantissimi artisti, tra cui il celebre architetto pistoiese Giovanni Michelucci, che progettò l’Osteria del Gambero Rosso.

La sensazione che si ha al Parco di Pinocchio è proprio quella di entrare dentro la fiaba, di viverla, con il suo percorso, le sue opere, i suoi giochi, le attività e i laboratori organizzati dallo Staff del parco. Il tutto immerso nella natura, dove anche gli alberi e le piante fanno parte del complesso artistico del parco.

Particolarmente suggestivo è il percorso del Paese dei Balocchi, che segue le tappe fondamentali della storia.

Anche il ristorante del parco è in tema con il contesto: oltre a chiamarsi “Osteria del Gambero Rosso”, come quella in cui cenarono Pinocchio, il Gatto e la Volpe, il locale propone piatti a tema, serviti da camerieri mascherati come i personaggi della fiaba.

In una zona del Parco si trovano delle giostre antiche, ancora praticabili. In un’altra, invece, i bambini potranno divertirsi a seguire il percorso avventura e lanciarsi sopra un fiume, aggrappati ad una corda (solo dai 5 anni in su).

Il Parco, inoltre, organizza spesso spettacoli di marionette (nel senso toscano del termine) laboratori ed eventi per bambini, soprattutto in prossimità delle feste.

Ho detto “marionette in senso toscano” perché in Toscana si intende per “marionetta” quella di stoffa, dove si infila la mano dentro e per “burattino” quello con i fili come sarebbe stato Pinocchio. Invece, nel resto di Italia i due termini sono invertiti.

Hai mai visitato il Parco di Pinocchio con i bambini? Raccontaci la tua esperienza!

Beatrice

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