Adenoidi nei bambini: sintomi, cure ed intervento

Quando un bambino respira male, ha secrezioni nasali abbondanti, respira a bocca aperta e ha frequenti disturbi e infiammazioni, può essere per via delle adenoidi, organi immunitari che si trovano in fondo al naso, nel rinofaringe.
Esse sono costituite da un tessuto linfatico con il compito di produrre anticorpi per difendere il bambino dalle infezioni respiratorie, si ingrandiscono durante l’età pediatrica per poi regredire intorno ai 9 o 10 anni.
Se le adenoidi crescono troppo si va incontro ad una ipertrofia adenoidea, che può portare il bambino ad avere diversi disturbi, a respirare male ed essere soggetto ad abbondanti secrezioni nasali, in quanto le adenoidi ostruiscono le fosse nasali. Questo tipo di problema può riversarsi anche sull’orecchio medio, in cui le adenoidi possono comprimere le tube di Eustacchio e causare un accumulo di catarro, provocando un calo dell’udito.
Solitamente in età pediatrica risulta difficile dare una diagnosi certa, in quanto non è facile visualizzare le adenoidi, per questo i dottori si basano più che altro sui sintomi del bambino.
Le adenoidi possono, inoltre, infiammarsi a causa di un gonfiore delle mucose nasali provocati da una rinite allergica o da altre infezioni di tipo batterico e virale, per questo motivo è opportuno analizzare con precisione tutti i sintomi e confermare la diagnosi con una endoscopia nasale prima di effettuare un intervento.
L’infiammazione delle adenoidi viene classificata in base all’ostruzione del rinofaringe:
Grado 0: nessuna ostruzione
Grado 1: ostruzione inferiore al 25%
Grado 2: tra il 25% e il 50%
Grado 3: tra il 50% e il 75%
Grado 4: ostruzione completa
Se i disturbi causati dalle adenoidi aumentano di intensità e diventano fastidiosi allora bisogna effettuare un intervento di adenoidectomia.
Questo intervento può essere eseguito in due modi. Il primo metodo è l’intervento normale effettuato attraverso la bocca, che consiste nel passare l’adenotomo dietro l’ugola per raschiare la parte posteriore del rinofaringe. Il secondo metodo consiste nell’inserimento di un endoscopio attraverso il naso per l’esportazione delle adenoidi. La prima tecnica è molto più efficace.
Per effettuare l’intervento, che solitamente dura al massimo un quarto d’ora, viene praticata l’anestesia generale, vista l’età del bambino. Il piccolo, però, già in serata starà bene e potrà mangiare cibi semisolidi e freddi.
L’unico disturbo potrebbe essere il mal d’orecchie.
Alcuni metodi che possono alleviare i disturbi e magari evitare di arrivare all’intervento possono essere i frequenti lavaggi nasali, le terapie con mucolitici, cortisonici e antibiotici per via aerosolica, e portare il bambino molto spesso al mare.
In ogni caso è opportuno far controllare frequentemente il piccolo dal proprio medico.

Chiara

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