“C’era una volta una grande stazione, chiamata la Stazione dei Colori.
Le pareti sembravano un grande arcobaleno e le sale d’attesa tavolozze dei pittori.
C’erano tanti binari, ma al posto delle rotaie erano state posizionate file e file di matite ben temperate. I temperini, invece, erano stati messi accanto alle gomme per formare rampe di scale grazie a cui accedere ai vari binari.
Ogni giorno i treni dei colori arrivavano in stazione, trasportando tantissime cose per rendere il mondo un luogo più bello e colorato. Da un po’ di tempo, però, non si vedeva il trenino Verde, e questo aveva reso prati e alberi privi di colore, e il mondo era un po’ più triste. Aveva perso la speranza.
Un mercoledì d’autunno, mentre i prati bianchi e neri si ricoprivano di foglie gialle, in stazione iniziarono ad arrivare i treni colorati, come ogni giorno.
Il primo ad arrivare fu il treno Blu. Tutte le televisioni della stazione, appena arrivò, si riempirono del suo colore, come un bellissimo cartone animato di un colore solo.
Quando si aprirono le porte, dal treno Blu uscirono il cielo, il mare, i pennarelli blu, i gessetti blu, i puffi, i mirtilli, la paura e tante altre cose, che uscirono dalla stazione per andare a prendere il loro posto e portare il loro colore nel mondo.
Dopo arrivò il treno Rosso. Tutte le televisioni della stazione, iniziarono a trasmettere solo immagini rosse.
Quando si aprirono le porte, dal treno Rosso uscirono le fragole, i pennarelli rossi, le rose, le ciliegie, le coccinelle, dei pesciolini rossi, il fuoco, il sangue, l’amore e tante altre cose, che andarono a cercare il loro posto, pronte a portare il loro colore ovunque.
Poi toccò al treno Giallo. Tutte le televisioni della stazione, iniziarono a tingersi di giallo, ed ogni binario sembrava essere ancora più solare.
Quando si aprirono le porte, dal treno Giallo uscirono il sole, i girasoli, le banane, i limoni, i pennarelli gialli, le giraffe, i Minions, e chi più ne ha più ne metta. Tutti erano pronti a fare il loro ingresso nel mondo e a portare il loro colore solare sulla Terra.
Arrivò anche il treno Nero. Tutte le televisioni diventarono nere, e tutto sembrava essere diventato più buio.
Quando si aprirono le porte, dal treno Nero scesero la notte, l’inchiostro, i pennarelli neri, il carbone, il fumo, la tristezza e molto altro ancora. Il mondo era pronto a tingersi di nero.
Fu anche la volta del treno Bianco. Tutte le immagini delle televisioni diventarono bianche, chiarissime, illuminando ogni cosa.
Quando si aprirono le porte, dal treno Bianco, uscirono il latte, la neve, le nuvole, i gessi, la schiuma, lo zucchero filato, le pecore, i gabbiani, la purezza e tante altre cose. Il bianco aveva finalmente fatto il suo ingresso nel mondo.
Tanti altri treni arrivarono in fretta, pronti a svolgere il loro lavoro, come il treno Marrone, il treno Viola, il treno Rosa e il treno Arancione.
Tutti, però, aspettavano con ansia il treno Verde. Quel giorno, quel mercoledì d’autunno, il treno verde arrivò, e tutti ne furono molto molto felici.
Le televisioni, alla vista del treno Verde, presero il suo colore e iniziarono a cantare.
Quando si aprirono le porte, dal treno Verde, scesero l’erba, le foglie, i pennarelli verdi, le piante, i quadrifogli, le rane, i kiwi, le olive e molte altre cose. Ma ciò che più di tutto cambiò il mondo, fu il tanto atteso arrivo della speranza, che entrò nelle case di tutti, nel cuore di tutti, rendendo ogni cosa più bella.”
Chiara e Sofia