Ormai sono mesi che vediamo libri, oggetti e pubblicità di Inside Out, uscito al cinema il 16 Settembre. Mia figlia è tanto tempo che fa il conto alla rovescia nell’attesa di vederlo, ed anche io non vedevo l’ora.
Venerdì, dopo questa lunga attesa, siamo finalmente andate al cinema. Io, lei e la nonna. Tre generazioni sedute in una sala buia pronte a vedere le avventure di una bambina e delle sue emozioni.
Il film racconta la vita di Riley, dalla sua nascita, quando ad avere il comando era soltanto Gioia, fino al salto della sua adolescenza. Ad aiutare Gioia nell’arduo compito di far crescere Riley, ci sono anche Tristezza, Paura, Disgusto e Rabbia. La vita della bellissima Riley procede benissimo, grazie alla famiglia, agli amici e all’hokey, che pratica con costanza nel Minnesota. Tutto, però, cambia quando deve trasferirsi insieme ai suoi genitori a San Francisco (o San Franschifo, come lo ridefinisce Rabbia). La protagonista non riesce ad ambientarsi nella nuova casa e nella nuova scuola, e le sue emozioni iniziano ad andare in crisi, soprattutto dopo che Gioia e Tristezza vengono trascinate via per aver tentato di salvare i suoi ricordi base. Durante il loro lungo viaggio, in cui vengono poi aiutate da Bing Bong (amico immaginario di Riley), tentano disperatamente di tornare ai comandi della vita di Riley, che intanto sembra stia andando in pezzi. Ce la faranno Gioia e Tristezza a collaborare per salvare i ricordi base della loro ragazza e per aiutarla ad affrontare l’adolescenza?
Il film è stupendo, non c’è altro da dire. Riesce a spiegare il significato delle emozioni ai più piccoli, ma anche ai più grandi, riuscendo a fargliele provare tutte. Durante le scene di Inside Out si ride molto, si ci diverte, si ci commuove e si riesce a capire anche tutto quello che spesso succede a noi a livello emotivo.
Io mi sono immedesimata, ho pensato a quando ero piccola, a come la Gioia a volte è stata spazzata via dalla Tristezza, a tutte quelle volte che è intervenuta Rabbia (e sono state tante) e mi sono ritrovata a litigare con tutti e a sopportare brutti mal di stomaco, a come ho provato Disgusto per alcune situazioni e a quanto spesso ho avuto Paura.
Poi, siccome prima di tutto sono Mamma, mi sono ritrovata a pensare a mia figlia, a tutti i nostri ricordi più belli, al momento in cui è nata, a tutta quella Gioia incontrollabile, a tutte le volte che l’ho sentita piangere ed ho cercato di consolarla e di mandare via la sua Tristezza, a tutte quelle volte che ha avuto Paura e che mi ha abbracciata forte per sentirsi al sicuro, a tutte le volte che ho cercato di darle da mangiare qualcosa di nuovo e della sua espressione piena di Disgusto, e a quelle volte che l’ho sgridata, le ho proibito di fare qualcosa e la Rabbia ha preso il sopravvento su di lei. Ho pensato a questi tre anni, a come ci amiamo, a come tutte queste emozioni le continuiamo a provare, a gestire, a controllare, a far esplodere. E mi sono chiesta come sarà quando diventerà grande, quando l’adolescenza arriverà anche per lei e si sentirà confusa e persa, come mi sentivo io a quell’età. Me la sono immaginata, chiusa nella sua stanza con la musica alta e il cellulare a portata di mano nella speranza che qualcuno si accorga che ha bisogno di essere amata. Ho immaginato le sue lacrime, la sua paura, i suoi primi amori così semplici, folli e bellissimi, quelle amicizie che sembrano essere l’unica cosa importante e i momenti di grande Gioia, di quelle risate che fanno venire mal di pancia, la primavera, il vento tra i capelli, il sole sulla pelle, i sorrisi, la sensazione di poter essere felice per sempre. E spero con tutto il cuore che in ogni momento della sua vita lei continui a cercare il mio abbraccio, la mia mano, il mio sguardo, proprio come fa ora. Perché se c’è una cosa certa è che lo troverà sempre.
Consiglio a tutti di andare a vedere Inside Out, perché quello che può suscitare dentro è qualcosa di bellissimo. A mio parere è ufficialmente uno dei cartoni animati più belli di sempre, ed entra nella mia classifica personale insieme al Re Leone, La Bella e la Bestia, Rapunzel, Ribelle e tanti altri.
Sofia è rimasta incantata per tutto il film, se ne stava vicina alla sua nonna, con la bocca aperta, innamorata di quelle emozioni che, quando sarà un po’ più grande, capirà di avere dentro.
Ora aspettiamo di poter comprare il pupazzo di Gioia, così da dormire felici e fare tanti bellissimi sogni.
Chiara