Aprile dolce dormire: come combattere l’astenia nei bambini

Aprile dolce dormire

Nadilla del blog Datemi una M ci regala un post in cui ci spiega come combattere l’astenia nei bambini e anche degli adulti.

“Aprile dolce dormire”, così recita un noto proverbio e, si sa, alla base dei vecchi adagi c’è sempre un briciolo di verità.
Quello che la massima tralascia sono gli altri disturbi che si accompagnano al cronico bisogno di dormireirrequietezza, irritabilità, inappetenza, svogliatezza, mancanza di concentrazione
Questi sono i classici sintomi del “mal di primavera” che colpisce ogni anno grandi e piccini.
E se noi adulti in qualche modo riusciamo a venirne fuori, per i nostri bambini affrontare l’astenia è più complicato.

Cos’è l’astenia

L’astenia è il termine colto con cui si indica la riduzione di energia che causa una sensazione di affaticamento estremo.
Come accennavo prima, l’astenia è una cosa naturale e stagionale (di solito colpisce in primavera ma alcuni ne soffrono anche in autunno) per cui, care mamme e cari papà, non c’è niente di cui preoccuparsi.
Una volta preso atto che anche i nostri bambini ne soffrono, ci sono vari accorgimenti che possiamo utilizzare per contrastarla.

Come combattere l’astenia nei bambini (ma anche negli adulti)

L’astenia insorge prevalentemente con l’arrivo della primavera, in concomitanza con il risveglio del corpo.
Grazie all’aumento delle ore di luce e all’entrata in vigore dell’ora legale, il nostro corpo è per natura programmato a fare di più con una conseguente richiesta di maggiore energia.
Molto spesso, soprattutto nei bambini, questa richiesta di surplus energetico non trova una pronta risposta a livello fisico.

Aprile dolce dormireCosa possiamo fare allora per aiutarli? Ecco qui una serie di consigli di facile applicazione che possono aiutare a contrastare l’astenia primaverile:

  • Alleggerire il carico quotidiano: i bambini di oggi sono generalmente molto impegnati, a volte troppo. Tra attività scolastiche e sport consumano un sacco di energia. Sarebbe meglio quindi in questo periodo cercare di rallentare il ritmo e saltare qualche impegno: magari invece che fare sport tre volte a settimana diminuirlo a due o cercare di fare attività meno intense.
  • Curare l’alimentazione: ad una maggiore richiesta di energia si risponde con un aumento di “carburante”, che non significa mangiare di più ma mangiare meglio. Pesce azzurro, come sgombro e sardine, carne bianca, frutta secca, legumi, cereali integrali, frutta e verdura di stagione che garantiscono le vitamine più adatte per questo periodo, soprattutto la vitamina C e quelle del gruppo B.
  • Bere molto: non sto nemmeno a scrivere su quanto sia importante fornire al nostro corpo il giusto apporto di liquidi. In primavera, quando ci si muove di più, anche il nostro corpo richiede più acqua. Non aspettiamo che sia il bambino a chiedere da bere, ma proponiamo ad intervalli regolari un bicchiere di acqua, una spremuta o un bel centrifugato di frutta e verdura.
  • Riposarsi: i bambini hanno bisogno di dormire di più rispetto a noi adulti e c’è una grossa differenza tra il fabbisogno di un bambino di un anno e uno di dieci. In questo periodo dormire di più è un bisogno fisiologico che andrebbe assecondato il più possibile: è normale che un bambino senta la necessità di dormire qualche ora il pomeriggio o che crolli prima la sera (mio figlio, che normalmente dorme sette ore a notte, in questo periodo ne dorme anche dieci per la gioia immensa della sua famiglia!)
  • Stare all’aria aperta: giocare al parco o in giardino, passeggiare o girare in biciletta, va bene tutto pur di stare alla luce del sole e fare il pieno di vitamina D che fa bene sia al nostro corpo, soprattutto a pelle e ossa, sia al nostro umore
  • Se ci sembra che nonostante tutto i nostri bambini siano sempre stanchi, possiamo ricorrere all’uso di integratori naturali, come la pappa reale, o utilizzare rimedi omeopatici o fitoterapici, ma sempre su consiglio del nostro pediatra di fiducia
  • Ed infine, il consiglio più importante: abbiate pazienza e lasciate che il corpo si abitui gradualmente al cambio di stagione. Ciò che fino a cinquant’anni fa era percepito come naturale e ovvio, ora è vissuto quasi come una malattia o un problema grave. La società moderna, con i ritmi di vita frenetici, ci obbliga a vivere sempre di corsa.

La primavera può essere l’occasione giusta per riscoprire il valore della lentezza assieme ai nostri bambini.

Nadilla

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